neeon
venerdì 18, 2024

Le notizie dalle fonti

  • venerdì 18, 2024
  • Via Martiri Fosse Ardeatine, 3, Velletri
neeon
Le notizie dalle fonti
World

Australia modello per la coltivazione sostenibile del cotone

post-img

In 30 anni l’uso dei pesticidi è diminuito del 97%

Sidney - 25 giugno 2024 _ In Australia l'uso dei pesticidi è diminuito del 18% tra il 2014 e il 2019 e, negli ultimi trent'anni, del 97%. Lo riferisce Adam Kay, Ceo di Cotton Australia, che ha inoltre  affermato che la valutazione è un'altra indicazione dell'impegno dell'industria del cotone nel migliorare continuamente i propri risultati ambientali e di sostenibilità. 

Negli ultimi decenni, in Australia uno dei principali produttori di cotone al mondo, l’industria del cotone, ha compiuto notevoli progressi nella riduzione dell’uso dei pesticidi, dimostrando un forte impegno verso la sostenibilità e la tutela dell’ambiente. Il drastico calo è stato possibile grazie all’introduzione del cotone geneticamente modificato resistente agli insetti, noto come cotone BT. Questa varietà produce una proteina che elimina l’eliotide, il principale parassita del cotone, riducendo così la necessità di insetticidi.

Oltre al cotone BT, altre innovazioni continuano a contribuire alla sostenibilità della coltivazione del cotone in Australia. Tra queste si stanno sempre più diffondendo l’agricoltura biologica e l’uso di tecniche di gestione integrata dei parassiti (IPM). Queste pratiche riducono ulteriormente la necessità di pesticidi, proteggendo l’ambiente e migliorando la sostenibilità delle coltivazioni.

Pur occupando su scala mondiale meno del 3% delle superfici agricole la coltivazione del cotone impiega notevoli quantità di pesticidi e insetticidi, impattando negativamente sull’ambiente, oltre che sulla salute dell’uomo. A ciò va aggiunta l’enorme necessità d’acqua per coltivare il cotone, in misura superiore di qualsiasi altra coltivazione al mondo. Secondo il WWF, occorrono 2.700 litri d’acqua per produrre il cotone necessario per una sola maglietta. 

Anche la lavorazione del 
cotone da parte dell’industria tessile presenta numerose criticità, relativamente agli impatti ambientali delle fasi del processo, come anche al rispetto dei diritti dei lavoratori.

La riduzione dell’uso dei pesticidi ha avuto un impatto decisamente positivo sull’ambiente. Oggi, i campi di cotone in Australia ospitano una maggiore varietà di insetti e animali selvatici, segno di un ecosistema più equilibrato e si registra un ritorno della fauna locale nei campi.

Le normative e le pratiche di sicurezza sono state rafforzate per garantire un uso responsabile e sicuro dei pesticidi rimanenti e la riduzione dell’uso dei pesticidi ha migliorato le condizioni di lavoro e la qualità della vita nelle aree rurali, alleviando le pesanti conseguenze dell’esposizione ai pesticidi sulla salute delle comunità locali.

La drastica riduzione dell’uso dei pesticidi testimonia l’impegno dell’industria del cotone verso pratiche agricole più ecologiche. Investimenti in ricerca e innovazione continueranno a giocare un ruolo cruciale nel garantire che l’Australia possa mantenere la sua posizione di leader nella produzione di cotone, bilanciando produttività e sostenibilità.

Ludovico Tallarita

Articoli correlati

Chi siamo

Dopo una pausa di riorganizzazione, riprende le pubblicazioni l’Osservatore Internazionale, fondato nel 2013, giornale di notizie dal mondo e dall’Italia.Documentazione su fatti e notizie da tutto il mondo selezionati dalla redazione, corrispondenze dall’estero.