New York, 19 settembre 2023- Joe Biden ha appena terminato il suo intervento all'annuale Assemblea delle Nazioni Unite per conto degli Stati Uniti d'America. Un discorso lontano anni luce da quelli che pronunciò dal podio del Palazzo di Vetro il suo predecessore Donald J. Trump.
Un discorso in cui anche l'astio con la Repubblica Popolare Cinese viene messo da parte sorprendentemente con una nuova apertura al governo di Pechino, forse preludio di una preparazione per un vertice diretto tra BIden e Xi al prossimo vertice ASEAN di San Francisco a novembre.
Una riaffermazione del massimo impegno a fianco del popolo ucraino, fatta davanti allo stesso Zelensky ( presente anche lui sugli scranni dell'Assemblea Generale ONU nel posto della delegazione ucraina mentre parlava il Presidente americano e in attesa di pronunciare il suo personale intervento di fronte ai delegati) in cui si sottolinea la difesa di Kiev per evitare che dopo questa invasione russa qualcuno si possa illudere nel mondo di “replicare” lo stesso copione.
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Un nuovo impegno poi per raggiungere attraverso una politica multipolare una diminuzione della povertà nel mondo che di fatto è una mano tesa anche verso alcuni Paesi dei BRICS.
Il Presidente Biden ha ricordato, ad inizio discorso, la recente visita in Vietnam, dove “ i nemici” di ieri sono diventati gli alleati di oggi evidenziando come tale situazione debba essere un esempio da seguire nell'ambito dei rapporti internazionali tra i paesi che aderiscono alle Nazioni Unite.