Pechino - 20 giugno 2023 _ La missione diplomatica di Antony John Blinken nei palazzi del potere cinese ottiene il risultato atteso: dopo l'incontro con il suo collega al dicastero degli Esteri della Repubblica Popolare, si aprono le porte degli uffici di Xi Jinping e così il Presidente della Cina, nonchè Segretario del PCC, accoglie l'uomo di Biden nella Città Proibita.
Come ci si aspettava, il vertice non è stato risolutivo e non poteva esserlo, ma è un incontro in cui sembra finalmente che si ritrovino le coordinate per la ricostruzione di dialogo e comprensione reciproca tra le due superpotenze.
Se Blinken ha riconfermato che gli Usa non riconosceranno mai l'indipendenza di Taiwan a livello formale e, allo stesso tempo, ha riaffermato la preoccupazione americana in merito ad una riconquista dell'isola di Formosa con le armi, a fronte della quale non potrebbe che concretizzarsi l'impegno statunitense a difendere l'autonomia politica e commerciale dell'isola.
Xi Jinping ha voluto, per una volta, svestire i panni del Presidente nazionalista e indossare quelli del Capo di Stato saggio, sulla linea di Deng Xiao Ping, con la constatazione che il mondo non vuole che Usa e Cina entrino in guerra.
Frasi di circostanza? Probabilmente, se non ci saranno altri incidenti diplomatici come quello dei palloni sonda, si stanno concretizzando le condizioni per un vertice Biden - Xi che possa affrontare molte delle tematiche in campo e in cui il rapporto economico e quello strategico diventeranno centrali.
Ludovico Tallarita