Buenos Aires - 21 novembre 2023 _ "Il riscaldamento globale è una bugia dei socialisti creata appositamente per generare paura”.Queste sono le testuali parole usate da Javier Milei, eletto oggi presidente dell’Argentina.
Nonostante la quasi totalità degli scienziati abbia riconosciuto la tendenza progressiva delle temperature mondiali e sia d’accordo sulla origine ‘umana’ del deterioramento climatico, Milei è un fervente seguace delle teorie negazioniste di Jair Bolsonaro e Donald Trump, sostenitori del concetto di cicli del clima.
E non è tutto: il programma elettorale prevede l’abolizione del ministero dell’Ambiente, maggiore ricorso a petrolio e gas quali fonti energetiche, incremento degli investimenti nella ricerca nel settore sui combustibili fossili, stop alla creazione di nuovi parchi nazionali e, tanto per gradire, chiusura del più grande istituto di ricerca scientifica e tecnologica del paese.
Il nuovo presidente argentino si propone inoltre di sfruttare massicciamente le miniere di litio, di cui l’Argentina è il quarto produttore mondiale.
Javier Milei si insedierà il prossimo 10 dicembre e quando finalmente occuperà lo scranno presidenziale si vedrà quanta parte delle promesse elettorali si tradurrà effettivamente in provvedimenti legislativi. L’Argentina è una repubblica parlamentare e si vedrà se la maggioranza dei 329 membri delle due Camere seguirà il leader della lista ‘La Libertad Avanza’ nelle sue intenzioni iconoclaste o se invece svolgerà una funzione di ammortizzatore.
Con una superficie di quasi 3 milioni di km², l’Argentina è il secondo stato più esteso dell'America latina, il quarto delle americhe e l'ottavo più esteso al mondo.
Anche se le sue pampas sono state oggetto di grandi trasformazioni, la superficie boschiva ancora ha un’estensione circa 600 mila km² e rappresenta un grande polmone verde.
Le energie pulite si sono progressivamente diffuse e nell’agosto 2023 il Paese ha raggiunto il 16,2% di copertura della domanda elettrica per mezzo di fonti rinnovabili.
Fino ad ora l’obiettivo era di arrivare al 20% entro il 2025. Ma il percorso virtuoso potrebbe subire un rallentamento, o anche un drastico arresto, con l’arrivo di Milei alle leve di comando. Il suo soprannome ‘loco’, ovvero il pazzo, fa temere atti temerari che potrebbero causare danni ireversibili all’ambiente, e non solo del suo Paese.
Finora ci si deve attenere alle sue parole e lui ha assicurato che assicurerà all’Argentina il miglior governo della storia.
Ludovico Tallarita