Roma, 22 aprile 2024 - Dopo 54 anni da quando fu istituita è, ancora una volta, la Giornata della Terra. Sicuramente è aumentata la sensibilità rispetto ai problemi del pianeta, ma aldilà degli allarmi lanciati dagli ecologisti, permangono interessi che spingono in direzione opposta. Servono risultati: distruzione degli ecosistemi, inquinamento di aria, acqua e suolo, esaurimento delle risorse non rinnovabili incombono sulla salute della Terra e il tempo per riparare i danni si restringe sempre più.
Ogni anno le Nazioni Unite celebrano l’Earth Day per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali della Terra, la Giornata è divenuta un avvenimento educativo ed informativo a livello mondiale. Gli ecologisti lo colgono come momento per evidenziare le problematiche del pianeta: inquinamento di aria, acqua e suolo, distruzione di interi ecosistemi, esaurimento delle risorse non rinnovabili, migliaia di piante e specie animali che si estinguono.
È ormai evidente che le attività dell'uomo si ripercuotono negativamente sull’equilibrio del pianeta e serve mettere urgentemente in pratica le molteplici iniziative prospettate per eliminare gli effetti negativi. Le soluzioni riguardano in special modo riciclo dei materiali, conservazione delle risorse naturali come petrolio e gas fossili, divieto di utilizzare prodotti chimici dannosi, cessazione della distruzione di habitat fondamentali come i boschi umidi e la protezione delle specie minacciate.
“Tutte le persone, a prescindere dall'etnia, dal sesso, dal proprio reddito o provenienza geografica, hanno il diritto ad un ambiente sano, equilibrato e sostenibile”. È l’emblematica dichiarazione del senatore statunitense Gaylord Nelson nel 1969, promotore della creazione di una giornata dedicata alla Terra, a cui seguì la decisione delle Nazioni Unite di istituzionalizzarne la celebrazione il 22 aprile, ogni anno il 22 aprile, un mese e due giorni dopo l'equinozio di primavera.
Dopo le prime discussioni, che risalgono al lontano 1962, la proposta dell'Earth Day fu avanzata nel 1969 a seguito del disastro ambientale causato dalla fuoriuscita di petrolio dal pozzo della Union Oil al largo di Santa Barbara, in California, a seguito del quale il senatore Nelson decise fosse giunto il momento di portare le questioni ambientali all'attenzione dell'opinione pubblica e del mondo politico.
In Italia l’Earth Day viene celebrato con molteplici iniziative a partire sin dal 18 aprile per concludersi il 22.
L'appuntamento più rilevante è il Villaggio per la Terra, che si tiene a Roma a Villa Borghese, tra la Terrazza del Pincio, il Galoppatoio e la Casa del Cinema, dove sono stati organizzati oltre 600 eventi gratuiti: lezioni, incontri, laboratori ludici per bambini, dibattiti sui temi della sostenibilità ambientale, sociale e dell'innovazione, presentazioni di libri, proiezioni, giochi, dimostrazioni e pratiche sportive, spettacoli, esibizioni musicali ed artistiche.
Ludovico Tallarita