Teheran - 05 dicembre 2022 _ La polizia morale iraniana, che ha il compito di far rispettare il codice di abbigliamento islamico del paese, è stata sciolta, afferma il procuratore generale del paese, Mohammad Jafar Montazeri. Le dichiarazioni di quella che è una delle massime autorità giudiziari della Repubblica religiosa, finora ancora non trovano conferma da parte del resto dell'establishment iraniano.
L'Iran sta attraversando da quasi 3 mesi una ondata di proteste verso l'impostazione teocratica e religiosa della propria forma di governo, da quando fu uccisa Mahsa Amini, una giovane ragazza morta in carcere dopo essere stata arrestata dalla “polizia morale” per una presunta violazione delle rigide regole sull'obbligo di hijab( il copricapo che deve coprire i capelli delle donne).
Il 03 dicembre Montazeri aveva affermato in una altra occasione pubblico che il parlamento iraniano avrebbe “riesaminato la legge che impone alle donne di indossare l'hijab”.
Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha affermato che l'abolizione della polizia morale iraniana potrebbe essere "una cosa positiva" e ha elogiato lo "straordinario coraggio dei giovani iraniani, in particolare delle donne, che hanno guidato queste proteste".
La sensazione è che comunque questa ipotetica concessione ( tutta da verificare tra l'altro) non fermerà di certo le proteste sempre più diffuse in tutto lo stato persiano dei giovani iraniani che mirano oramai ad un cambiamento netto nei palazzi del potere di Teheran.
Un cambiamento che apra ai diritti civili e alla modernità.
Redazione
