Roma - 22 gennaio 2024 _ Imperdibile occasione per ammirare Leo Gullotta e Fabio Grossi, che si esibiranno sul palcoscenico del Teatro Parioli per soli tre giorni, dal 26 al 28 gennaio, in una rappresentazione di vita reale di due personaggi, che si amano, convivono, condividono un’esistenza tranquilla e serena.
Il tema potrebbe anche essere banale e non è reso particolare dal fatto che i due protagonisti siano dello stesso sesso.
Nonostante alcuni eccessi estremisti, la società odierna ha accolto nuove tipologie di coppie e standard di convivenza in linea con la concezione europea di civiltà.
La narrazione tragica deflagra quando nella vita quotidiana della coppia si manifesta un problema e, metaforicamente, la pioggia inizia a cadere.
‘In ogni vita la pioggia deve cadere’, mette lo spettatore davanti al fatto che, quando ci sono problemi, non si è mai preparati ad affrontarli, ma lo si deve fare.
La trama parla di amore, di umanità, di verità, di condivisione. Personaggi veri, creati in un contesto aderente alla semplice realtà: Papi e Piercarlo sono due persone le cui vite si intrecciano nella casa che condividono, punto focale che accoglie la loro unione. I protagonisti sono due uomini che svolgono la propria esistenza con distensione. di età differente, condividono gioie e dolori, con tanta fantasia e serenità fino a che, un giorno, arriva ‘la pioggia’ e la vita, ideale, viene stravolta.
“È uno spettacolo che serve per riflettere sulla vita, sulle nostre condizioni, su una coppia che ha vissuto con gioia nella vita, con rispetto - racconta Leo Gullotta - E se uno dei due manca, cosa accade in una coppia?” Una domanda che i due attori, rivolgono innanzitutto a sé stessi. Attraverso dialoghi, risate, battibecchi: attimi di quotidianità, Gullotta e Grossi, portano gli spettatori ad affrontare la pioggia, metafora di una paura più grande. E a capire davvero il valore di chi ci sta accanto. “Portiamo in scena questo spettacolo e alla fine gli spettatori comprendono perfettamente che su ogni vita la pioggia deve cadere - conclude Gullotta - Bisogna avere molto rispetto dell'amore, della civiltà, dei diritti”.
Ludovico Tallarita
Foto di Antonio Parrinello