Washington - 04 ottobre 202 _ Caos a Capitol Hill. Il Presidente di quella che è la Camera bassa degli Congresso degli Stati Uniti, il 58enne deputato della California Kevin McCarthy, eletto pochi mesi fa, dopo già una difficile “gestazione” dalla sua maggioranza repubblicana, al terzo ruolo della scala gerarchica istituzionale federale, dopo Presidente e Vice-Presidente degli Usa, è stato sfiduciato dal ruolo di “Speaker”.

È un evento mai successo nella storia degli Usa. A provocarlo è stata la “corrente” vicina all'ex Presidente degli Usa, Donald Trump ( che è alla ricerca di una nuova candidatura presidenziale per il prossimo anno), guidata dal deputato dello stato della Florida Matt Gaet -

Nella giornata del 1° ottobre Gaetz aveva depositato una richiesta di sfiducia verso il suo Presidente della Camera per contestare la gestione troppo “morbida” di McCarthy della vicenda “shutdown” nei confronti della Casa Bianca. Poche ore prima lo Speaker repubblicano aveva raggiunto un accordo con Biden per evitare l'ennesimo rischio di blocco della macchina pubblica americana che sarebbe avvenuto se non si fosse trovato un accordo tra Congresso e Presidenza sulle spese da sostenere sia per la guerra in Ucraina che in merito ad alcuni tagli voluti dai repubblicani più intransigenti.

Nella serata del 3 ottobre il voto per la sfiducia è stato un momento di guerra fratricida tra le due anime repubblicane. 216 i voti a sfiducia  ( gli 8 “trumpiani” a cui si sono assommati 208 democratici, la minoranza ) contro i 210 repubblicani “moderati”.

È difficile capire chi sarà il successore di McCarthy. Se avessero voluto i democratici lo avrebbero potuto “salvare”, ma ha pesato nella scelta del partito dell'Asinello, l'atteggiamento dell'ex Speaker rispetto all'avvio di una richiesta di impeachment verso il Presidente Biden basato sulle accuse che sono state rivolte al figlio Hunter in merito alla detenzione abusiva di armi e una possibile interferenza della Casa Bianca in questa vicenda giudiziaria.