Pechino, 08 novembre 2023-Xie Zenhua è ottimista. L'inviato speciale per le questioni ambientali e per il riscaldamento climatico della Repubblica Popolare Cinese avrà nelle prossime settimane un programma molto fitto di incontri. Si parte dalla California dove in vista del vertice dell'Asean di San Francisco incontrerà nelle prossime ore il suo omologo statunitense, l'ex Segretario di Stato Usa John Kerry.
Tra i due vi è una buona intesa personale e ciò può essere utile anche in vista del vertice politico che dovrebbe svolgersi nella città americana tra i loro rispettivi “Capi”, ovvero Xi Jinping e Joe Biden.
E poi vi è il COP28 di Dubai, che partirà il prossimo 30 novembre per chiudersi dopo 12 giorni, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, dove il ministro cinese è pronto a presentare una proposta molto interessante, non fosse altro per il fatto che la Cina è probabilmente la Potenza più “energivora” del Pianeta e quindi quella che forse più di tante altre deve porsi il problema di trovare una efficace soluzione per ridurre o gestire meglio le sue emissioni
“La Cina migliorerà in maniera nettamente razionale ed efficiente i suoi sistemi di monitoraggio e supervisione del metano nel periodo di piano quinquennale fino al 2025, e apporterà dei nuovi metodi in modo significativo nel successivo periodo quinquennale 2026-2030” -questo emerge dalle anticipazioni che lo staff di XIe ha diramato tramite i canali ufficiali.
Anche l'industria convenzionale del petrolio e del gas onshore del Paese si "impegnerà" a ridurre il flaring a zero nel periodo 2026-2030.
Non rimane che aspettare l'inizio del vertice Onu a questo punto.