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La COP28 approva il documento finale per accelerare l’azione sul clima.

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Il Global StockTake per la prima volta stabilisce la transizione dai combustibili fossili

Dubai - 13 dicembre 2023 _ Si è conclusa a Dubai negli Emirati Arabi Uniti la Cop 28 con l’approvazione di un documento, che il presidente Sultan Ahmed Al-Jaber non ha esitato a definire storico.

In realtà il documento è il risultato di una lunga trattativa che si è protratta ben oltre la conclusione dell’evento ed è il risultato di compromessi tra posizioni lontane. 

In effetti la prima bozza della dichiarazione finale era stata contestata e giudicata inaccettabile perché chiedeva semplicemente una riduzione del consumo e della produzione di combustibili fossili, senza fare menzione di un definitivo termine dell’uso dei combustibili fossili. 

Alla fine la soluzione è stata possibile anche con espedienti linguistici che lasciano spazi di interpretazione sulla reale perentorietà degli impegni. 

Alla fine tutti i 198 delegati hanno approvato all’unanimità il Global Stocktake, testo che impegna i Paesi alla lotta al cambiamento climatico e stabilisce il metodo per la valutazione degli impegni e azioni al fine della riduzione delle emissioni di carbonio.

Anche se con una inedita terminologia, che ha nobilitato il petrolio con il termine ‘combustibile di transizione’ e ha sostituito l’espressione ‘phase out’ (uscita) introducendo la definizione ‘transition away’ (allontanamento), il documento chiede l’abbandono del petrolio e degli altri combustibili fossili ed emissioni zero entro il 2050.

L’ammorbidimento ha consentito di introdurre per la prima volta in un documento ufficiale condiviso, l’impegno a cessare l’uso delle fonti fossili per la produzione di energia.

Un altro termine che appare per la prima volta in una dichiarazione conclusiva della Cop è l’energia nucleare.

Il 2 dicembre 22 Paesi hanno firmato una dichiarazione che, al fine di ridurre la dipendenza da petrolio, gas e carbone, chiede di triplicare la capacità di produzione di energia nucleare tra il 2020 e il 2050. Tra i firmatari Stati Uniti, Canada e Giappone e altri 12 Stati membri dell’UE: Francia, Paesi Bassi, Svezia, Polonia, Slovenia, Finlandia, Repubblica Ceca, Ungheria, Moldavia, Romania, Slovacchia e Bulgaria.

Nella conclusione si invitano inoltre tutti i Paesi, a triplicare la produzione di energia attraverso fonti rinnovabili e a raddoppiare l’efficientamento energetico.  Questo particolare obiettivo è stato approvato da 116 parti  tra cui non figurano Cina, India e Russia.


L’Unione europea, che ha già approvato leggi con precise scadenze per l’uscita dal fossile è apparsa soddisfatta.   Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, ha espresso compiacimento per l’accordo, il quale segna l’inizio di un’era post-fossile e riconosce gli obiettivi europei per il 2030. Il Commissario europeo per l'azione per il clima Woepke Hoekstra ha dichiarato: “Il mondo ha adottato una decisione storica alla Cop28 per mettere in moto una transizione irreversibile e accelerata fuori dai combustibili fossili”. 

Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, si è rivelato tra i più pessimisti: “Stiamo vivendo un collasso climatico in tempo reale – aveva dichiarato all’apertura dei lavori - Speriamo che le decisioni non arrivino troppo tardi”.

A coloro che si sono opposti – ha poi commentato - a un chiaro riferimento all’uscita dai combustibili fossili nel testo della Cop 28, voglio dire che questa uscita è inevitabile, che piaccia o no. Speriamo che non sia troppo tardi. 

Il consenso da parte degli Stati Uniti è stato espresso da John Kerry special envoy for climate: “Un motivo per essere ottimisti» in un mondo in conflitto. Il messaggio che emerge da questa Cop è che stiamo allontanandoci dai combustibili fossili e non ci stiamo voltando a guardare indietro”.

In Italia, il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Picchetto, ha descritto l’accordo come equilibrato e adeguato, mettendo in evidenza il ruolo dell’Italia e dell’Europa per il conseguimento di un risultato ottimale.

 

Ludovico Tallarita

Photo courtesy by Media Hub COP28 UAE e Presidenza del Consiglio dei Ministri 

 

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