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Letizia Moratti lascia la giunta Fontana e si prepara per le Regionali 2023

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La ex ministra e sindaca di Milano ha rassegnato le dimissioni da assessore regionale della giunta guidata dal leghista Fontana. Probabile una sua candidatura a presidente della Lombardia con Calenda e Renzi

Milano - 3 novembre 2022 _ Letizia Moratti, 72 anni, un passato da esponente organica del centrodestra fin dagli inizi della seconda Repubblica (Presidente della Rai nel 1994, Ministra dell'Istruzione nel governo Berlusconi II dal 2001 al 2006 e sindaco di Milano per il Popolo delle Libertà dal 2006 al 2011) e da circa un anno e mezzo assessore regionale con delega al welfare nella giunta regionale della Lombardia, guidata dall'esponente della Lega Attilio Fontana, ha rassegnato le dimissioni dal suo ultimo incarico.

I motivi, quelli ufficiali, sono da riferirsi ad una incompatibilità  sulle scelte che il governo nazionale ha adottato sul reintegro dei medici no-vax sul posto di lavoro. Ma anche ad una diversità di vedute complessiva sulla azione di governo regionale di cui lei stessa ha fatto parte negli ultimi mesi e che evidentemente non la hanno vista coinvolta nel processo decisionale.

“Questa amministrazione non risponde più alle esigenze dei cittadini” è una delle dichiarazioni che sono state confermate dall'ufficio stampa della Moratti, in merito alle sue dimissioni.

La scelta della ex manager lombarda pare comunque essere propedeutica ad una sua candidatura diretta alla Presidenza Regionale, in vista delle prossime elezioni che si terranno nella primavera del 2023 e che pare potrebbe essere sostenuta dal cosiddetto terzo polo di Carlo Calenda e Matteo Renzi, anche se vi è da dire che alcuni esponenti del Pd locale guardano con interesse a questo nuovo percorso della prima donna che è stata sindaco di Milano più di 16 anni fa.

Qualcuno ha già addirittura registrato un logo per l'ipotetica lista civica della Moratti, come il il sindaco di Rivarolo del Re, in provincia di Cremona, Luca Zanichelli che ha fondato lo scorso 3 ottobre l'associazione LM-Lombardia Migliore, che già nella sigla riporta le iniziali della stessa esponente politica.

Chi invece si è dimostrato fortemente contrariato dalla ipotesi di una candidatura della Moratti in uno schieramento di centrosinistra è colui che le è succeduto alla carica di Sindaco di Milano nel 2011, l'avvocato Giuliano Pisapia, che ha ritenuto “una modalità opportunistica basata solo sulla ricerca del potere, quella che sembra avverarsi con questa azione della Moratti”.

Per adesso di sicuro vi è che le prossime elezioni regionali lombarde non saranno caratterizzate come accade di fatto dal 1995, da un vincitore annunciato del centrodestra, ma al contrario potrebbero divenire davvero contendibili.

 

Ludovico Tallarita

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