Roma - 23 giugno 2024 _ L'Istituto Nazionale di Statistica, ISTAT, ha comunicato il livello di inflazione relativo al mese di maggio.
La dinamica su base annua dei prezzi del carrello della spesa ha continuato a calare, scendendo a +1,8% da +2,3%, come anche l’inflazione di fondo, che si è attestata a +2,0% dal precedente +2,1%.
L’inflazione è aumentata dello 0,8% mantenendosi sullo stesso livello di aprile. La stabilizzazione del ritmo di crescita è dovuto principalmente al calo delle tensioni sui prezzi dei beni alimentari lavorati: +1,8% rispetto al +2,5% di aprile, e di alcune tipologie di servizi, specificamente quelli di trasporto e relativi all’abitazione, i cui effetti hanno compensato l’affievolirsi delle spinte deflazionistiche provenienti dal settore energetico, dove i prezzi mostrano un profilo tendenziale in netta risalita: da -12,1% a -11,6%. Pur restando su valori ampiamente negativi.
Nel mese in esame, è stato stimato che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, NIC, al lordo dei tabacchi, aumenti dello 0,2% su base mensile e dello 0,8% su base annua.
La stabilità dell’inflazione sottende andamenti contrapposti di diversi aggregati di spesa: in rallentamento risultano i prezzi dei Beni alimentari lavorati (da +2,5% a +1,8%), dei Servizi relativi ai trasporti (da +2,7% a +2,4%) e dei Servizi relativi all’abitazione (da +2,8% a +2,6%); per contro, si attenua la flessione dei prezzi degli Energetici non regolamentati (da -13,9% a -13,5%) e si interrompe quella dei regolamentati (da -1,3% a +0,7%) e accelerano lievemente i prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +3,8% a +4,3%).
Ludovico Tallarita