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L'Unione europea prova a garantire l'autonomia strategica sulle materie prime critiche

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Il Consiglio ha approvato in via definitiva la normativa che garantisce l'approvvigionamento di materie prime critiche

Bruxelles - 24 aprile 2024 _  ha adottato 

Il Consiglio Europeo ha approvato il regolamento sulle materie prime critiche che introduce scadenze chiare per le procedure di autorizzazione per i progetti di estrazione dell'UE.

Il provvedimento istituisce un quadro atto a garantire un approvvigionamento sicuro e sostenibile di materie prime critiche, meglio noto come regolamento sulle materie prime critiche, consentendo  alla Commissione e agli Stati membri di riconoscere un progetto come strategico, richiedere valutazioni del rischio della catena di approvvigionamento, imporre agli Stati membri di disporre di piani nazionali di esplorazione e garantire l'accesso dell'UE alle materie prime critiche e strategiche attraverso parametri di riferimento ambiziosi in materia di estrazione, trasformazione, riciclaggio e diversificazione delle fonti di importazione.

Il testo definitivo individua due elenchi di materie (34 critiche e 17 strategiche) che sono fondamentali per le transizioni verde e digitale nonché per l'industria della difesa e dello spazio. Il regolamento sulle materie prime critiche stabilisce tre parametri di riferimento per il consumo annuo di materie prime dell'UE: il 10 % da estrazione locale; il 40 % da trasformare nell'UE e il 25 % da materiali riciclati.

I progetti di estrazione riceveranno le autorizzazioni entro un periodo massimo di 27 mesi, mentre i progetti di riciclaggio e trasformazione dovrebbero ricevere le autorizzazioni entro 15 mesi, con limitate eccezioni volte a garantire un impegno significativo con le comunità locali interessate dai progetti e un'adeguata valutazione dell'impatto ambientale in casi complessi.

“Con il regolamento sulle materie prime critiche – ha dichiarato Jo Brouns, ministro fiammingo dell'Economia, dell'innovazione, del lavoro, dell'economia sociale e dell'agricoltura - vogliamo trasformare la debolezza delle nostre dipendenze in un'autonomia strategica e in un'opportunità per la nostra economia. Questo atto legislativo rafforzerà il nostro settore minerario, rafforzerà le nostre capacità di riciclaggio e trasformazione, creerà posti di lavoro locali e di buona qualità e garantirà che la nostra industria sia pronta per le transizioni digitale e verde.”

Dopo la firma da parte della presidente del Parlamento europeo e del presidente del Consiglio, il regolamento sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea ed entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione.

Ludovico Tallarita

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