Washington - 23 giugno 2023 _ I rapporti tra Stati Uniti e India mai come in questa fase storica sono diventati importanti e rilevanti. La guerra di aggressione russa all'Ucraina, la competizione sfiancante con la Repubblica Popolare Cinese su Taiwan e non solo, portano le rispettive diplomazie a cercare una maggiore intesa e anche integrazione.
In questo senso è abbastanza evidente che la scelta di Joe Biden di utilizzare il jolly dell' invito al Premier indiano Modi come visita protocollare di Stato sia stata basata sulla necessità di comunicare all'interlocutore di New Delhi il valore dell'importanza di una forte amicizia tra i due Paesi.
Organizzare questa visita alla Casa Bianca non deve essere stato facile per lo staff di Biden. Si è molto discusso e trattato sulla necessità di una conferenza stampa congiunta tra i due leader internazionali. Modi è abbastanza allergico a questo tipo di rapporto stretto coi giornalisti stranieri, ma alla fine si è raggiunto un compromesso che si è concretizzato nell'accettazione da parte del leader indu di una domanda molto scomoda sulla discriminazione religiosa in questi ultimi anni e in una sorprendente risposta.
"Non c'è assolutamente spazio per la discriminazione - ha dichiarato Modi - Quando si parla di democrazia, se non ci sono valori umani e non c'è umanità, non ci sono diritti umani, allora non è democrazia".
Tale risposta non deve assolutamente far pensare che la tendenza autoritaria del primo ministro conservatore si sia affievolita, ma fa sicuramente riflettere, perché dimostra che esiste ancora una moral suasion americana da far valere.
Ludovico Tallarita