Roma - 29 ottobre 2023 _ Finalmente Escher a Roma. Dal prossimo 31 ottobre, dopo quasi 10 anni dall’ultima esibizione nella capitale, viene presentata una mostra dedicata a un artista, pittore, grafico, un genio intellettuale che ha saputo cogliere la geometria nella vita, osservare i soggetti da un punto di vista originale trasformando in filigrana la bellezza della regolarità, delle figure schematiche che si ripetono e danno vita a tappeti regolari e scenari impossibili in cui si muovono soggetti che sfidano le leggi naturali.
Dal 31 ottobre a Palazzo Bonaparte apre i battenti la più grande e completa mostra mai dedicata a Maurits Cornelius Escher, incisore e grafico olandese che ha rivoluzionato la percezione della natura e dell’ambiente esterno.
Un’antologica di circa 300 opere che comprende l’ormai iconica Mano con sfera riflettente (1935), Vincolo d’unione (1956), Metamorfosi II (1939), Giorno e notte (1938), la celebre serie degli Emblemata, e tantissime altre.
La mostra organizzata a piazza Venezia si configura come un evento eccezionale con la presentazione al pubblico, oltre ai capolavori più celebri, anche di numerose opere inedite mai esposte prima.
Fino al primo aprile 2024 tutti gli appassionati di arte, matematica, geometria, scienza, design, grafica potranno ammirare opere di una bellezza eccezionale, ma anche lavori in cui confluiscono una grande vastità di temi. Motivo per cui Escher rappresenta un unicum nel panorama della storia dell’arte.
Caratterialmente inquieto, riservato e indubbiamente geniale, Escher è l’artista che, con le sue incisioni e litografie, ha avuto e continua ad avere la capacità unica di trasportare l’osservatore in un mondo immaginifico e impossibile, dove l’arte si mescola con la geometria, la fisica fino alla grafica e al design.
Dopo vari viaggi in Italia iniziati nel 1921 quando visitò la Toscana, l’Umbria e la Liguria, Escher giunse a Roma e come tanti artisti e intellettuali di tutto il mondo non potè fare a meno di restare. Qui visse per dodici anni, dal 1923 al 1935, al civico 122 di via Poerio, nel quartiere di Monteverde vecchio.
Il periodo romano ebbe una forte influenza su tutto il suo lavoro successivo che lo vide prolifico nella produzione di litografie e incisioni soprattutto di paesaggi, scorci, architetture e vedute di quella Roma antica e barocca che lui amava indagare nella sua dimensione più intima, quella notturna, alla luce fioca di una lanterna.
Le notti passate a disegnare, seduto su una sedia pieghevole e con una piccola torcia appesa alla giacca, sono annoverate da Escher tra i ricordi più belli di quel periodo.
A memoria di questo intensa ammirazione la mostra di Palazzo Bonaparte offre in esclusiva ai visitatori anche la serie completa dei 12 ‘notturni romani’ prodotta nel 1934.
L’esibizione ha il patrocinio del Comune di Roma – Assessorato alla Cultura e dell’Ambasciata e Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi, è prodotta e organizzata da Arthemisia in collaborazione con la M. C. Escher Foundation e Maurits ed è curata da Federico Giudiceandrea - uno dei più importanti esperti di Escher al mondo – e Mark Veldhuysen, CEO della M.C. Escher Company.
L’evento vede come sponsor Generali Valore Cultura, special partner Ricola, mobility partner Atac eFrecciarossa Treno Ufficiale, media partner la Repubblica e Urban Vision, hospitality partner Hotel de Russie e Hotel de la Ville e partner Mercato Centrale Roma.
Ludovico Tallarita
