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SIlvergate Bank la nuova Lehman Brothers?No ma....

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di Angelo Pugliese - Il collasso di una delle principali banche di appoggio del mondo della Silicon Valley spaventa i mercati. Ma non siamo nel 2008. Ma la corsa all'aumento dei tassi deve frenare

Roma, 11 marzo 2023- Non è certamente una buona notizia quella arrivata dalla California, relativa  al fallimento della Silvergate Bank. Questo istituto creditizio americano legato alla cosiddetta “crypto industria” era un pò la affermazione finanziaria dell'idea di un sistema economico, quello relativo alle società “hi-tech”, che non avrebbe mai conosciuto un declino o un tramonto, specie in questa fase dove si sta per assistere ( senza che tanti se ne rendano conto) ad una ennesima rivoluzione tecnologica, determinata dal sopravvento dell'Intelligenza Artificiale.

Ma neanche una tecnologia e un progresso che sembrano ineluttabili, possono fermare un processo di indebitamento generale delle imprese del settore, in cui il ruolo determinante lo hanno giocato gli aumenti dei tassi di interesse della Federal Reserve, relativi al costo del denaro.

E’ abbastanza ovvio che i mercati, ma soprattutto la gente comune, quella che ancora a Los Angeles come a Roma, accredita il proprio stipendio o i proventi della propria piccola attività imprenditoriale nelle banche, abbia paura di questo fallimento.

Ma non ci troviamo di fronte ad una altra Lehman Brothers. Non abbiamo una Bolla Speculativa che abbiamo contribuito a creare. Non ci troviamo di fronte ad un mercato immobiliare saturo. Al contrario la rivoluzione tecnologica determinata dall’AI apre altri mercati, potenzialmente quasi infiniti.

Ci troviamom però, dentro una spirale inflazionistica, che le Banche centrali occidentali, complice anche l’incertezza determinata non solo dal post covid ma dalla fragilità della situazione internazionale, pensano di risolvere con quelli che sono gli strumenti classici da “ manuale di politica monetaria”, ovvero aumentando il costo del denaro, per fare circolare meno denaro e quindi spegnere l’aumento dei prezzi.

Una soluzione che andava bene sicuramente quando la circolazione del denaro era quella in particolar modo del contante. Ma siamo sicuri che in una economia digitalizzata, tutto ciò abbia gli stessi effetti?

Negli Usa come a Francoforte, forse è il momento di fermare questo aumento dei tassi. E ricordare che fino a 3 anni e mezzo fa eravamo disposti a “fare qualsiasi cosa che servisse” per salvare le nostre monete ma anche il nostro modello di vita e di sviluppo. Non facciamo l’errore invece di affossarlo.

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