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Xi Jinping legittima Putin a Mosca. E Il presidente russo apre al piano di pace

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L'arrivo a Mosca del Leader Cinese a pochi giorni dalla emissione del mandato di cattura verso l'autocrate russo da parte della Corte Penale Internazionale sembra avere un significato politico.

Mosca, 21 marzo 2023- Quattro ore e trenta minuti di colloquio. Basta solo la durata effettiva della “ chiacchierata tra amici” che c'è stata ieri 20 marzo 2023 al Cremlino tra colui che ha ottenuto qualche mese fa la conferma per un terzo mandato come figura suprema della Cina Popolare e il suo omologo russo che oramai ha superato da tempo il terzo e anche in quarto incarico presidenziale, per capire che la posizione cinese sulla guerra in Ucraina è sempre complessa e non in linea con quella del mondo occidentale.

 Guardiamo con interesse alle vostre proposte per risolvere la crisi in Ucraina", ha detto Putin davanti alle telecamere, seduto fianco a fianco con l'ospite davanti ad un caminetto di marmo bianco decorato in oro. "Siamo aperti a negoziati", ha aggiunto, evidenziando  però che ogni soluzione dovrà tener conto del principio della "indivisibilità della sicurezza per tutti i Paesi". Sembra quasi un ritorno a quelle proposte sulla sicurezza europea avanzate alla Nato e agli Usa nel dicembre del 2021 che non ottennero la risposta desiderata da Mosca. Due mesi dopo scattava l'operazione militare in Ucraina.

 

 

Proposte del resto, allora come adesso irricevibili sia per i paesi dell'Europa Occidentale che per gli Stati Uniti, perché di fatto delineavano l'idea che la Repubblica Federale Russa, potesse essere possibile avere una sorta di “smantellamento” della Nato nei Paesi dell'Europa Orientale, oltre che ovviamente una Ucraina non solo neutrale ma decisamente filorussa.

L'effetto principale di questa visita cinese nel palazzo del potere russo è semplicemente che almeno di fronte alle telecamere, Pechino non se la sente di abbandonare Putin al proprio destino, anche se ovviamente, dopo la emissione del mandato di cattura da parte della Corte Penale Internazionale dell'Aja nei confronti del leader russo, la situazione è assai diversa.

Da Kiev stanno a guardare e cercano di capire se davvero nelle proposte cinesi contenute nel piano di pace vi è qualcosa di concreto o meno. Di certo un semplice “ cessate il fuoco” ora non sarebbe altro che un “time-out” chiamato da Putin per organizzare di nuovo le sue forze in vista di nuovi attacchi.

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